Parti in lamiera semplici
a iniezione complete

Il taglio laser permette di tagliare lastre in lamiera in modo preciso, rapido ed economicamente efficiente. Un macchinario a controllo numerico muove un raggio laser sulla superfice della lastra, riscaldando il materiale fino a scioglierlo e consentendo così il distacco lungo la linea di taglio.

Anche in caso di piccoli lotti l'uso del taglio laser è una soluzione vantaggiosa, perchè permette di utilizzare il massimo del materiale (pochi scarti) e non è necessario rilavorare i bordi. Il laser è diventato indispensabile nella produzione industriale quando si tratta di tagliare lamiere senza contatto e senza uso di forze. Senza che sia necessario un solo cambio utensile è possibile tagliare a laser qualunque forma senza che i bordi debbano essere rilavorati. E' inoltre possibile, oltre alla lamiera, tagliare a laser anche molti altri materiali come ceramica, metallo, plastiche o materiale organico. Svantaggi del taglio a laser: l'approvvigionamento di questi macchinari è estremamente costoso ed è possibile applicarlo solo a lastre con uno spessore massimo di ca. 26 mm.

Nella lavorazione waterjet la lastra viene tagliata con un getto d'acqua ad alta pressione (fino a 6.000 bar) unito a un abrasivo, il surriscaldamento del materiale è comunque estremamente limitato.

Il taglio a getto d'acqua è una lavorazione a freddo, il materiale non è quindi sottoposto a stress termico. I vantaggi di questo processo produttivo sono il limitato spessore di taglio, una percentuale minima di materiale di scarto e quindi una maggiore ecosostenibilità. Grazie all'alta qualità di taglio raramente si rendono necessarie rilavorazioni manuali. Gli svantaggi della tecnologia waterjet: velocità di taglio limitata e contatto diretto con l'acqua, che rendono difficile la lavorazione di materiali sensibili a umidità o ruggine.

In questo tipo di lavorazione le lastre vengono tagliate mediante un ugello che soffia ad alta pressione un gas. Attraverso questo gas si instaura un arco elettrico tra un elettrodo e la superficie del pezzo, trasformando il gas in plasma. L'energia dell'arco elettrico scioglie il metallo nei punti desiderati, contemporaneamente il sovramateriale viene soffiato via da un getto di gas, creando una linea di taglio.

I vantaggi di questo procedimento sono l'alta velocità di taglio e una deformazione termica molto ridotta. Con la tecnologia al plasma, oltre alle lamiere, è possibile tagliare tutti i metalli più comuni, rendendo possibile un range di applicazioni molto vasto. L'acquisto di un macchinario al plasma è meno oneroso rispetto al laser, tutta via con il laser è possibile lavorare spessori a partire dai 15 mm più velocemente.

Nella punzonatura i pezzi vengono formati tramite una pressa e un utensile da taglio. Questo utensile è costituito da una matrice e un punzone, che realizza la forma interna del pezzo.

La lastra è posta tra matrice e punzone, la pressa imprime la forma desiderata creando il pezzo. La punzonatura è un processo produttivo veloce ed economicamente efficiente, adatto soprattutto alla lavorazione in serie. Dal momento che ogni pezzo punzonato richiede un utensile particolare, questo tipo di lavorazione non è adatta a singoli pezzi o piccole serie. Il ridotto tempo-ciclo e l'alta precisione sono alcuni vantaggi della punzonatura. Svantaggi: oltre al costo degli utensili, bave e superfici di taglio irregolari rendono necessarie ulteriori lavorazioni.

Una lavorazione meccanica strettamente imparentata con la punzonatura è la roditura. In questo tipo di lavorazione la lamiera viene tagliata tramite un utensile aperto da un lato che si muove dall'alto in basso con un avanzamento costante. Questa tecnica permette di lavorare la lamiera senza deformazioni, tuttavia il tipo di linea di taglio comporta una maggiore quantità di materiale di scarto. Con la roditura è possibile lavorare pezzi dalle geometrie complesse. Anche nella roditura la presenza di bave rende necessarie ulteriori lavorazioni.

La piegatura a CNC fa parte delle lavorazioni plastiche, in cui applicando delle forze si induce, in questo caso nella lamiera, una deformazione plastica. Quando il materiale deve essere piegato con grandi raggi, la lamiera viene fatta scorrere lungo un rullo e curvata. Se invece la geometria richiede bordi affilati a un'angolazione particolare, si utilizza la piegatura con stampo e punzone. Combinando piegatura e curvatura è possibile produrre dalla lamiera dei solidi altamente precisi.

La minimizzazione del magine di errore fa della piegatura un tipo lavorazione molto efficiente sia in termini di qualità che di costi.

L'imbutitura è un processo di deformazione plastica della lamiera regolato dalla norma DIN 8584. La deformazione avviene premendo il materiale tra una matrice e un punzone dotati di bordi arrotondati per consentire lo scorrimento. L'imbutitura è un processo che per sua natura non comporta variazioni di spessore.

Si tratta di un processo veloce ed economicamente efficiente anche quando si tratta di produrre pezzi singoli, prototipi o piccole serie. A seconda delle caratteristiche del punzone i costi di produzione per imbutitura arrivano a essere anche del 60% inferiori rispetto ad altri processi produttivi.